martedì 17 febbraio 2009

Giro d'Europa: Tappa 20

Sotto una pioggia leggera e in una fredda mattina (meteo reale del 16 febbraio) ci accingiamo a lasciare il Regno Unito per posare le ruote del nostro fido 260 in territorio belga.
L'ispezione all'impianto elettrico è stata fatta e tutto sembra funzionare a dovere, per cui mettiamo in moto e siamo pronti al decollo per raggiungere Ostenda, seguendo il piano Ifr: Egsh-Cln-Kok-Ebos per un totale di 131,5 mn.
Superiamo la perturbazione che staziona a bassa quota sul Norfolk e volgiamo lo sguardo alla luna
La rotta è di 190 gradi verso il vor di Clacton-on-Sea. Attraversiamo il Suffolk, coperto da nubi, finché ci si presenta ai nostri occhi Ipswich e il fiume Orwell che sfocia nel mar del Nord
Alla nostra destra, sullo sfondo le Newmarket Ridge innevate
Completato il primo tratto, viriamo su Clacton e la penisola Tendring con rotta verso il waypoint di Koksy in Belgio
Nell'attraversamento del tratto di mare che ci separa dal continente, dobbiamo contrastare un vento un po' fastidioso. Sullo sfondo l'estremo lembo orientale della costa inglese
La costa belga in vista
Intanto, l'atc ci dà un avvicinamento ils per pista 26, e quindi dovremo allungare un po' il tragitto. Ne approfitto per un paio di scatti della costa
Lungo il sentiero di discesa,la visibilità diminuisce
In finale
Dopo 55 minuti di volo, eccoci ad Ostenda

Non sapevo che i belgi fossero famosi in tutto il mondo per le loro patate fritte. A Bruges c'è anche un museo dedicato ad esse. Allora, patate fritte alla belga per tutti!
Ciao

2 commenti:

Vigilius ha detto...

Io invece delle patate fritte lo sapevo perché un alunno mi ha fatto una ricerca 'storica' proprio su quelle; incredibile vero?

Fabio_Pa ha detto...

Davvero incredibile!
Ma al museo fanno anche degustazioni?
Ciao. Fabio