Sotto una pioggia leggera e in una fredda mattina (meteo reale del 16 febbraio) ci accingiamo a lasciare il Regno Unito per posare le ruote del nostro fido 260 in territorio belga.

L'ispezione all'impianto elettrico è stata fatta e tutto sembra funzionare a dovere, per cui mettiamo in moto e siamo pronti al decollo per raggiungere Ostenda, seguendo il piano Ifr: Egsh-Cln-Kok-Ebos per un totale di 131,5 mn.

Superiamo la perturbazione che staziona a bassa quota sul Norfolk e volgiamo lo sguardo alla luna

La rotta è di 190 gradi verso il vor di Clacton-on-Sea. Attraversiamo il Suffolk, coperto da nubi, finché ci si presenta ai nostri occhi Ipswich e il fiume Orwell che sfocia nel mar del Nord

Alla nostra destra, sullo sfondo le Newmarket Ridge innevate

Completato il primo tratto, viriamo su Clacton e la penisola Tendring con rotta verso il waypoint di Koksy in Belgio


Nell'attraversamento del tratto di mare che ci separa dal continente, dobbiamo contrastare un vento un po' fastidioso. Sullo sfondo l'estremo lembo orientale della costa inglese

La costa belga in vista

Intanto, l'atc ci dà un avvicinamento ils per pista 26, e quindi dovremo allungare un po' il tragitto. Ne approfitto per un paio di scatti della costa


Lungo il sentiero di discesa,la visibilità diminuisce

In finale

Dopo 55 minuti di volo, eccoci ad
Ostenda
Non sapevo che i belgi fossero famosi in tutto il mondo per le loro patate fritte. A Bruges c'è anche un museo dedicato ad esse. Allora,
patate fritte alla belga per tutti!
Ciao
2 commenti:
Io invece delle patate fritte lo sapevo perché un alunno mi ha fatto una ricerca 'storica' proprio su quelle; incredibile vero?
Davvero incredibile!
Ma al museo fanno anche degustazioni?
Ciao. Fabio
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